Oggi le persone sono sempre più sensibili
alle storie che le organizzazioni, aziende o i marchi commerciali rappresentano e sono in grado di esprimere coerentemente. Viceversa, in assenza di una propria ‘storia’ queste realtà sociali ed economiche si espongono a gravi rischi, perché viene indebolita la loro capacità di legarsi ai loro interlocutori, attuali e potenziali, e di collegarli tra loro attraverso una narrazione in cui potersi tutti ri-conoscere. Missione, valori e visione d’impresa oggi infatti non sono più sufficienti nel rendere distintiva la promessa ed appassionare gli stakeholders. Serve una efficace brandstory, una narrazione profonda e condivisa che sappia integrare e coniugare questi aspetti nella mente, cuore ed esperienza delle persone. Perché le persone amano e si aspettano di essere dentro e parte di una narrazione che li coinvolga. E’ assai probabile che il management alla guida di un marchio. sia in grado di riferire la cronologia dei principali eventi, spiegare le diverse campagne di comunicazione, seguire la cronaca aggiornata dei dati di marketing. Ma possiede una autentica, unica e motivante brandstory da narrare e condividere? A volte la ‘storia’ esiste ma non se ne è consapevoli; altre volte accade che una organizzazione p marchio abbiano molte e diverse ‘storie’ magari usate le une contro le altre con grande dispendio di risorse, piuttosto che fatte utilmente confluire in una nuova fertile narrazione condivisa. Ma ottenere e fare riferimento ad una propria buona narrazione è molto più importante che difficile. |
approccio narrativo: i vantaggi …
rende la strategia comunicativa più accessibile e più comprensibile a promotori e destinatari, rende i messaggi più memorabili e motivante unifica gli sforzi degli stakeholder dietro un tema centrale e unico fornisce ispirazione e messa a fuoco per le attività di sviluppo nel futuro L'approccio psiconarrativo prevede tre fasi: a) fase di esplorazione Identificare nuove connessioni fra i fatti e le leggende intorno al focus scelto e le sue intenzioni dichiarate per il futuro b) fase di immaginazione sfruttare le nuove diverse connessioni in una narrativa originale, legando la logica fredda della strategia (emisfero sinistro ) con l’effetto motivante dell’emozione (emisfero destro)) c) fase di narrazione condividere la brand story con gli stakeholder più centrali, formare i narratori interni per il futuro, e diffondere la storia nell’organizzazione per un completo sfruttamento dei vantaggi |