In questi ultimi anni la domanda di sport è costantemente cresciuta, specie a livello di attività di base, a livello giovanile ma ancor più da parte degli adulti, specie quelli che non si rassegnano ad invecchiare.
Sempre più forte è soprattutto l'esigenza e l'attesa di poter sperimentare una maggiore qualità nella pratica sportiva, a livello individuale, di gruppo ed associativo. Allora, se sport deve essere, che sia sport di qualità, ovvero in grado di far esprimere il meglio di sé, far scoprire e sfidare i propri limiti, migliorare i rapporti con gli altri: dare insomma più senso e importanza al vivere ed al sentirsi vivi, a partire dai piccoli e dai meno fortunati. Lo sport di qualità è quello che consente a tutti e a ciascuno di ‘scoprire la propria grandezza’, come ben proposto da una recente campagna di comunicazione: "Chissà perché ci siamo convinti che la grandezza sia solo per i pochi eletti, per le superstar. La verità è che tutti possiamo essere grandi. Non si tratta di abbassare le aspettative. Ma di aspettarsi di più, da ognuno di noi. Perché la grandezza non è nascosta da qualche parte, in un posto speciale, in una persona speciale. La grandezza è ovunque ci sia qualcuno che la sta cercando." La qualità sportiva si coglie nella sensibilità alle persone, nella cura dei dettagli e della buona comunicazione, nello sguardo educativo e non solo agonistico del dirigente, allenatore, atleta, genitore. Tutto questo non è spontaneo, ma frutto di attenzione e impegno: la qualità sportiva è figlia e frutto della formazione. La formazione sportiva è ciò che consente di andare oltre il semplice talento per diventare campioni, ed sentirsi campioni anche senza particolari talenti. La posta in palio è alta: si tratta di ‘umanizzare’ sempre più la proposta sportiva, così che lo sport sia per l’uomo e non l’uomo per lo sport. La sfida formativa in ambito sportivo si può vincere solo attraverso una chiara e solida alleanza tra un adeguato livello di competenze specifiche e la testimonianza dei valori educativi che sono alla base della pratica sportiva. |
La mia esperienza Componente del Gruppo Psicologia&Sport promosso dall'Ordine Psicologi Lombardia. Docente presso Master 'Sport ed intervento psico-sociale' (Un. Cattolica), 'Marketing e Comunicazione dello Sport' (IULM), Ho sviluppato un nuovo approccio e e metodologie di intervento circa il rapporto 'genitori-figli-sport', che individuano nel genitore una risorsa per la società sportiva, da ben coltivare Coordinatore progetti ed attività formative (2006 - 2016) per il Centro Sportivo Italiano, a livello milanese e livello nazionale. Ho realizzato cicli formativi e master nazionali per Federginnastica Tengo regolarmente incontri, corsi e stage di aggiornamento per le diverse figure di responsabili sportivi (dirigenti, allenatori, arbitri, animatori) . |