A che serve la formazione nell'attuale contesto sociale e culturale? La risposta è, crediamo, semplice e diretta: la formazione va considerata e valorizzata quale facilitatore, in grado di favorire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal committente nell’arco di tempo stabilito. Essa svolge correttamente il suo ruolo e compito di facilitazione in tre principali modi:
a) come ‘acceleratore’ dei processi di cambiamento e adattamento: l’azione formativa fa guadagnare tempo e fa apprendere meglio rispetto ai normali ritmi e modalità basate sulla esperienza b)come ‘incubatore’ dei processi di innovazione in grado di favorire l’eccellenza. L’azione formativa riscalda le nuove idee, si prende cura dei germogli creativi, fornendo condizioni favorevoli per la loro maturazione e diffusione c)come ‘iniettore’ di ulteriori modelli, competenze e strumenti, in grado di innalzare la qualità e l’efficacia complessiva dell’azione intrapresa. Essa opera dunque al pari del lievito, quale determinante enzima che innesca la crescita e porta l'impasto delle competenze alla buona forma del pane.
A cosa, per contro, non serve la formazione? Non serve a selezionare i vertici organizzativi, giustamente scelti in base alle regole ed ai criteri di rappresentanza previsti nelle diverse realtà. Piuttosto la formazione opera nel sostenere la qualificazione e aggiornamento di questi vertici, per essere all'altezza dei loro compiti e responsabilità. La formazione non serve a semplificare il processo decisionale o a prendere decisioni al posto del livello ad esse deputato. Piuttosto essa può facilitare a rendere le decisioni più partecipate, trasparenti, comprensibili. La formazione non serve ad elaborare cultura: piuttosto ha il compito di operare perché la crescita culturale sia effettivamente patrimonio dell’intera comunità di riferimento e non delle sole elites. Ma c’è qualcosa che invece serve alla formazione, di cui essa ha bisogno e che da sola non si può dare? Si. Alla formazione serve che si creda davvero nella azione formatrice, non solo retoricamente o strumentalmente.